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Schizofrenia
Il termine schizofrenia è di origine greca e vuol dire letteralmente mente divisa ( schizo, divido e phrenos, cervello). I pazienti affetti da schizofrenia rappresentano circa l1,1 della popolazione al di sopra dei 18 anni

Diversi tipi di schizofrenia
Esistono differenti tipi di schizofrenia: La schizofrenia ebefrenica è caratterizzata da comportamenti incoerenti o confusionali, come ad esempio comportamenti infantili o sorrisi fuori luogo). Nella schizofrenia di tipo paranoide invece l’individuo pensa di essere vittima di azioni negative da parte degli altri e si manifesta sospettoso ed ostile, elaborando deliri di vario genere (di gelosia, di grandezza, persecutori, ecc.). Esiste poi la schizofrenia di tipo catatonico che presenta un grave distacco dalla realtà e si esprime in prolungati stati di mutismo e/o immobilità e brevi crisi di intensa agitazione. In alcuni casi il soggetto schizofrenico assume posture anomale.
Le cause
La schizofrenia può avere origine da fattori biologici, genetici e psicologici e/o da una combinazione degli stessi. I fattori biologici trovano riscontro in un difetto di produzione della dopamina, quelli genetici individuano un legame fra questo disturbo mentale e il braccio lungo del cromosoma 5, mentre i fattori di tipo psicologico rintracciano nelle esperienze soggettive e nel contesto familiare dell’individuo un ruolo predominante nello sviluppo della malattia.
La terapia
La terapia può essere effettuata con antipsicotici, che agiscono in particolare sui deliri e sulle allucinazioni. Fra le terapie farmacologiche di supporto, alcuni studi scientifici attribuiscono all’acido folico un ruolo di modulatore delle anormalità nella trasmissione glutaminergica, per la correzione dei deficit dei folati e nelle alterazioni della funzione mitocondriale. È indicata anche la psicoterapia, effettuata coinvolgendo o meno i familiari e i conoscenti del paziente schizofrenico. Il trattamento psicoterapeutico può essere di sostegno al paziente e aiutarlo a contestualizzare il problema e le risposte dell'ambiente circostante, facilitando il contatto con la realtà e rafforzando l’io. In molti casi un approccio integrato (farmacologico e psicoterapeutico) rappresenta la scelta più efficace.